
Il mondo digitale ha ormai acquisito lo slancio di un treno in corsa in costante accelerazione, il quale però non smette mai di cambiare continuamente il proprio binario.
Sì, perché le strategie che possono rendere più o meno vincente il digital marketing di un’azienda mutano senza sosta insieme al contesto del mercato in cui si opera. E negli ultimi anni, a causa anche (ma non solo) di eventi esterni come la pandemia di Covid, gli addetti ai lavori di questo settore hanno dovuto più volte cambiare i propri metodi di approccio all’universo digitale.
In uno scenario così fluido ed instabile, i digital marketers devono essere sempre in grado di trovare il bandolo della matassa, di individuare cioè quei trend che permetteranno alla propria azienda di connettersi con i bisogni più attuali del proprio pubblico di riferimento. Tenendo sempre presente una grande verità espressa una volta da un grande esperto di marketing digitale, Ian Schafer:
L’innovazione deve essere parte della vostra cultura. I consumatori si trasformano più velocemente di quanto facciamo noi, e se non riusciremo a raggiungerli, saremo nei guai.
Partendo dunque dalle basi presenti nel seguente video (tratto dal canale YouTube Rezaid Digital Solutions), il quale mostra quanto sia importante essere presenti sul web e sui social, e come i contenuti su queste piattaforme vadano ottimizzati, andiamo a scoprire che direzione sta prendendo il digital marketing e quali sono le strategie top previste per il 2022, in relazione non solo al contesto della pandemia di Covid, ma anche allo sviluppo di nuove e rivoluzionarie tecnologie, come ad esempio l’Intelligenza Artificiale!
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Digital marketing, un approccio ibrido post pandemia
Negli ultimi due anni, tra restrizioni e lockdown, gli eventi in presenza sono divenuti molto rari. Le convention sono state cancellate, ed anche le riunioni ed i meeting di lavoro si sono trasferiti a livello virtuale, utilizzando piattaforme come Zoom o Google Meet.
Di recente molte limitazioni sono cadute, ed anche se è probabile che l’inverno porti un colpo di coda del virus, per il 2022 si può immaginare un discreto ritorno alla pianificazione di eventi in presenza di pubblico. Ciò però non deve far dimenticare quello che è stato fatto negli ultimi mesi. Anzi, un’ottima strategia potrà essere quella di sviluppare un approccio ibrido, basato sia sull’esperienza reale che su quella virtuale.
Come ottenere questo risultato? Ad esempio utilizzando tecnologie come la Realtà Aumentata, per creare dei veri e propri ambienti digitali anche nel contesto di un evento reale. In questo modo si potrà ottenere un alto livello di engagement anche da parte di quei consumatori che sono interessati alla manifestazione in questione, ma ne vogliono prendere parte senza muoversi dal salotto di casa.
Geolocalizzazione, il digital marketing riscopre la local SEO
La local SEO non costituisce di certo un concetto particolarmente innovativo, eppure questo approccio rappresenta un fattore che potrà essere davvero molto importante nel 2022!
Parliamo di un modo di fare SEO che si basa sul territorio in cui un’azienda opera, particolarmente utilizzato da chi lavora in settori come accoglienza o ristorazione, ma anche da chi possiede una piccola attività.
Nel primo caso, bisogna considerare che il 2022 potrà (o forse dovrà) essere l’anno del definitivo rilancio di tutto il comparto turistico. Ed in questo ambito, soprattutto con l’ormai capillare diffusione degli smartphone (ne parleremo anche più avanti), a chi non è capitato di cercare su Google un elenco di hotel dove alloggiare o di ristoranti dove cenare nelle immediate vicinanze?
A livello globale sono già diversi anni che l’analisi dei dati mostra come le ricerche di servizi “near me” o “nearby” (vicino a me; nelle vicinanze) siano in costante aumento. E questo sarà ancor più evidente nel prossimo futuro, in un mondo sempre più virtuale ed interconnesso.
Anche per quanto riguarda le piccole attività il 2022 sarà un anno importante in cui sfruttare la local SEO. I lockdown e i divieti di uscita dal comune di residenza hanno infatti contribuito a far riscoprire ad una grande porzione di pubblico il commercio locale.
Sta ora ai piccoli imprenditori essere in grado di ottimizzare la propria presenza digitale, creando profili sui principali canali online per rivolgersi ai potenziali clienti geolocalizzati in una specifica area geografica, con una strategia che sfrutta il web e i social per tornare, paradossalmente, ad un marketing delle origini incentrato non più su un pubblico globale, bensì su un target locale.
Il ruolo dell’Intelligenza Artificiale nel futuro del digital marketing
Anche se il concetto di IA, Intelligenza Artificiale, può apparire come fin troppo futuristico e non ancora attuale, in realtà indica una tecnologia che già oggi viene largamente utilizzata, e lo sarà ancor di più nei prossimi mesi e per tutto il 2022.
L’IA viene sfruttata ad esempio dai motori di ricerca, dai programmi che propongono le keywords per il content marketing, o ancora nello shopping online, laddove agli utenti vengono proposti determinati prodotti in base agli acquisti fatti in precedenza da loro stessi. Insomma, l’Intelligenza Artificiale già oggi è una branchia della tecnologia in forte sviluppo, e non per nulla le figure professionali che operano in questo settore sono tra le più richieste sul mercato.
In che modo l’Intelligenza Artificiale può giocare un ruolo importante nelle strategie di digital marketing? Ad esempio andando a modificare e potenziare i paradigmi legati al marketing dei cosiddetti influencer.
L’influencer marketing, infatti, è diventato ormai una vera e propria giungla rispetto al passato, quando nella categoria degli influencer rientravano in pratica soltanto i personaggi celebri a livello generale.
Oggi, con lo sviluppo delle nicchie di mercato dovuto in gran parte all’esplosione dei social e del social media marketing nell’ultima decade, un influencer può essere chiunque sia specializzato ed abbia un forte seguito all’interno di uno specifico settore (mentre magari all’infuori di esso rimane un emerito sconosciuto).
Ecco, allora, che una strategia di influencer marketing può utilizzare i vantaggi dell’IA per catalogare e valutare, in modo più efficiente rispetto a qualunque professionista umano, tutti i contenuti rilasciati dai vari influencer, così che questi ultimi possano venire remunerati solo in base alle vendite o alle conversioni effettivamente prodotte, con gran risparmio per le aziende (e meno gioia da parte degli influencer, soprattutto di chi si presenta come tale pur non portando risultati effettivi).
Contenuti “mobile-friendly” tra le strategie digital del 2022
Tra le strategie top per quanto riguarda il digital marketing del futuro va citato l’uso di contenuti che siano il più possibile “mobile-friendly”.
Cosa significa questa definizione? Abbiamo già visto quanto gli smartphone siano ormai inseriti nel tessuto sociale e rappresentino uno strumento indispensabile (purtroppo, verrebbe da dire a volte) per la nostra quotidianità.
Questo è un aspetto che gli esperti di digital marketing non possono assolutamente ignorare nel momento in cui vanno a proporre determinati contenuti al proprio pubblico di riferimento. Va infatti considerato che la fruizione tramite mobile è ancora più rapida che non su un pc fisso.
Per ricevere l’attenzione degli utenti occorre dunque comunicare in maniera breve e precisa, con paragrafi ben distinti e titoli che vadano dritti al sodo. La parte iniziale del messaggio è decisiva in questo senso, e non può mancare anche una Call To Action per invitare il nostro pubblico ad acquistare un prodotto o ad esprimere un’opinione, cercando così di aumentare anche il loro livello di engagement.
Non solo: anche il design di un sito deve considerare che molti utenti sicuramente navigheranno su di esso non da un desktop ma da un dispositivo portatile. Ragion per cui, ad esempio, sarà utile in questo senso l’utilizzo di un framework come AMP, che garantisce un caricamento più rapido dei contenuti su smartphone e tablet.
Digital marketing 2022: problemi di privacy?
La tematica legata alla privacy degli utenti sul web è una delle principali nell’attuale agenda digitale, ma è destinata addirittura a crescere di importanza nel 2022.
Di recente alcuni colossi come Apple e Google hanno implementato nuove misure per andare incontro alle sempre maggiori esigenze di privacy e protezione dei dati degli utenti.
Per quanto riguarda Apple, i loro ultimi sistemi operativi prevedono una app denominata App Tracking Transparency, la quale complica la vita a sviluppatori e advertisers rendendo più complesso e difficoltoso tracciare i comportamenti degli utenti.
Google, invece, ha da tempo dichiarato di voler gradualmente eliminare i cosiddetti third-party cookies, vale a dire quelle informazioni registrate dai cookies impostati da un altro sito rispetto a quello che un utente sta visitando. Ad esempio, come ben descritto dal blog cookie-script.com:
Puoi avere un bottone “Like” sul tuo sito che deposita un cookie nel computer di un visitatore, a quel cookie successivamente può avere accesso Facebook per identificare i visitatori e vedere quali siti hanno visitato. Un cookie del genere è considerato un third-party cookie.
Esistono comunque delle alternative che gli addetti al digital marketing possono sfruttare al posto dei third-party cookies, e banalmente si tratta di collezionare first-party data. Parliamo di informazioni che un’azienda ottiene in modo diretto dai propri clienti, una profilazione svolta in prima persona.
Come si può fare per ottenere dei first-party data? Utilizzando strumenti come i sondaggi, che oggi possono venire proposti dai diversi canali social, oppure proponendo al proprio pubblico contenuti interattivi che consentano di ottenere quelle informazioni che contribuiranno a migliorare la comprensione di un determinato target di pubblico.
Insomma, le strategie top per il digital marketing del 2022 sono numerose ed eterogenee, tutte contraddistinte da un comune denominatore: la necessità di un marketing sempre più agile, in grado di interfacciarsi con ogni altro comparto aziendale e di superare le avversità, cambiamenti e le sfide che il contesto del mercato non smette mai di proporre.
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